Samuel Eto’o, uno che ha vinto tre Champions e ne reclama una quarta, abituato a Guardiola e Mourinho, un giorno lo cercò per salutarlo e fargli i complimenti. Maurizio Sarri quasi non ci credeva, perché pur allenando in serie A, certi campioni li vedeva lontani. Segnando quattro gol al Milan, che ha la peggior difesa della Serie A, Carpi a parte, il Napoli ha fatto intendere che chi vorrà vincere lo scudetto dovrà fare i conti con Higuain, Insigne e Pepe Reina. Poco importa che oggi in testa alla classifica ci sia la Fiorentina che vince e piace. A Napoli sono convinti di aver trovato l’allenatore giusto. Nel Napoli chi è in possesso di palla sa sempre che fare, ha sempre un compagno da servire, questo può essere possibile solo se si lavora e si è seguiti dal gruppo. Gruppo che a Firenze è tutto con Paulo Sousa, un altro allenatore che dimostra di avere idee, che non si accontenta di fare la partita sull’avversario, perché è meglio colpire che aspettare.
La Roma ribalta il primo tempo di Borisov, incanta e segna tre gol in meno di mezzora, il Palermo è frastornato dall’avversario e dalle continue voci alimentate da Zamparini, che sulla stampa minaccia costantemente di esonerare il suo allenatore. La Roma comunque sta arrivando.
Enigmatica l’Inter, che non migliora. Il pareggio è meritato, ma la Samp è piaciuta di più e se Muriel e Correa non fossero stati così spreconi, forse racconteremmo un’altra storia. Dopo la pausa urge vedere un’altra squadra.
La Juventus ha deciso che, in campionato l’ora d’aria è finita. Decisione presa a partita in corso: dopo il gol di Mounier; Morata, Dybala e Khedira hanno messo le cose a posto e dato il benservito al Bologna e a tante brutte voci.
Attenzione anche alla Lazio, perché vincendo contro il Frosinone ha rosicchiato punti importanti e scalato posizione in classifica. E per Pioli è sempre difficile decidere chi debba stare fuori tra Kisha, Keita Balde e Felipe Anderson.