Segna Icardi, l’Inter vince la nona partita su dodici per 1-0 e si ritrova nuovamente in testa alla classifica. Ancora una volta la squadra di Mancini è rivedibile, non sempre la solidità difensiva può bastare. Empoli ko dopo quattro vittorie consecutive.
Insigne segna il gol dell’anno, ma nel primo quarto d’ora il Toro aveva già rischiato il tracollo. Tra un’occasione e l’altra per la squadra di Sarri, Quagliarella pareggia su rigore. Ma quel che è giusto è giusto: Hamsik rimette le cose.
Per Ilicic l’aria di Palermo è salubre: due gol nel primo tempo e Fiorentina che piace e convince, pure sola in testa alla classifica per tre ore. Paulo Sousa può gioire per quanto ha visto e per la rete di Błaszczykowski.
Alla Juve bastano 8 minuti e una punizione di Dybala per far capire al Verona che non è giornata. A parte una girata di Pazzini si gioca a una porta sola: quella di Gollini, infilzata anche da Bonucci e Zaza. Juve a -3 dall’Inter, la marcia prosegue.
Pareggio tecnologico tra Chievo e Roma. Tecnologico, perché neppure Pepe si era accorto di aver fatto il gol del 3-3. La Roma, invece, è conscia di aver gettato due punti preziosissimi: davanti hanno vinto tutti.
Mihajlovic aveva detto che il Milan avrebbe avuto tre partite per non scivolare nell’oblio. La sconfitta con il Bologna lascia l’amaro in bocca, perché pur non entusiasmando le occasioni erano state create. La difesa, però, lo ha detto l’interista Giaccherini, l’uomo che ha deciso la gara, è rivedibile.
Detto di Ayeti del Frosinone, che all’esordio in A ha segnato e pure fatto autogol, lasciateci una riflessione su Antonio Cassano. Visto così sembra una vecchia gloria: ma la pancetta non deve trarre in inganno, perché appena tocca la palla fa capire a tutti che il giocatore c’è ancora. I compagni ringraziano.