Ora gli aggettivi inutilizzati si vanno assottigliando: Napoli e Juventus stanno disputando una stagione straordinaria. La vittoria del Napoli contro la Lazio è disarmante: due gol in meno di mezz’ora, poi squadra di Pioli incapace di reagire, non per proprie colpe, ma per i meriti della squadra di Sarri. Forte, solida e ora pure matura…
La Juve, seconda, ha vinto la tredicesima partita consecutiva: per il club è record in un’annata, ma per una volta si può azzardare una critica: la squadra è parsa un po’ stanca, senza Mandzukic pare meno solida. Particolari.
Avvincente anche la lotta per il terzo posto: Fiorentina 45 punti, Inter 44, Roma 41 e Milan 39. Hanno vinto tutte e quattro: la Viola con il fiatone, perché il Carpi è sempre un osso duro (splendido gol di Zarate); l’Inter a modo suo: 1-0, ma sbattendo contro l’esordiente Seculin, mentre il Milan ha il piglio della grande. Ora la squadra di Mihajlovic sembra aver assimilato in toto le richieste del suo allenatore. Bacca va a segno per la quarta partita consecutiva, Niang segna su rigore e bissa il derby.
Poi c’è la Roma: Spalletti cambia ancora qualcosa, e chiede ai giocatori offensivi di creare gli spazi, per poi andare a inserirsi. Il centravanti non sembra essere contemplato negli schemi.
Finisce in parità Sampdoria-Torino, ma qui bisogna fare i complimenti a Soriano per il settimo gol stagionale e a Belotti, per la doppietta. Perché il campionato non può e non deve essere solo Napoli-Juve.