Si tratta di un fondamentale della tecnica del portiere che consente di districarsi da situazioni spinose cercando di indirizzare il pallone in zone poco pericolose. L’esecuzione, gli errori più comuni e le proposte pratiche.
L’evoluzione del gioco, l’instabilità e l’imprevedibilità dei palloni, che possono cambiare traiettoria improvvisamente a seconda di come calciati, e le caratteristiche dei giocatori, sempre più prestanti fisicamente, hanno portato molti numeri uno (e i loro mister) a privilegiare le respinte rispetto alle prese. Questo può anche essere corretto, ma è anche vero che una tra le più importanti discriminanti tra un buon portiere e uno di livello assoluto è proprio l’abilità nel bloccare la palla, con i vantaggi che ne conseguono. Ecco perché riteniamo sì importante tornare a incentivare la presa in allenamento, senza però dimenticare che le respinte sono un gesto tecnico da addestrare, allenare e consolidare poiché richieste durante il gioco e spesso sono l’unico modo per risolvere situazioni pericolose. Sarà compito degli allenatori, comunque, incoraggiare i portieri a eseguire uscite in presa anche in momenti difficili di una partita, sempre se realmente possibili: questo li renderà sicuramente più forti psicologicamente aumentandone l’autoefficacia e determinando un loro quadro psicologico differente.
L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di marzo in edicola o in abbonamento http://www.storesportivi.it/articoli/37/il_nuovo_calcio.html