Antonio Conte ha stilato la prima lista: 30 nomi, che lunedì prossimo, probabilmente in diretta su RaiUno alle 20.45, diventeranno 23.
Come sempre le scelte del Cittì hanno fatto discutere, ma questa volta abbiamo una certezza: gli esclusi non sono campioni. Buoni giocatori sì, campioni no. E, purtroppo, pure in Francia non ci andranno dei campioni (escluso Buffon). Inutile negarlo, siamo una squadra discreta, nulla più, il valore aggiunto potrebbe essere proprio l’allenatore e con lui il blocco difensivo della Juventus (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; forse Rugani). Insomma, gol dovremmo prenderne pochini.
A centrocampo c’è una settimana per capire le condizioni di Thiago Motta e Montolivo, per sapere se De Rossi (che può pure fare il centrale difensivo) è ancora da corsa o meno. Di Certo serve Jorginho, che nel centrocampo a tre del Napoli ha dimostrato di valere la chiamata in azzurro. Da capire pure in quale posizione verrà utilizzato Florenzi, che può giocare esterno destro, ma anche accanto al regista. Proprio come Bonaventura, a sinistra.
I dubbi maggiori (sulla qualità dei giocatori) riguardano l’attacco: Eder ha segnato un gol da gennaio a oggi; sono invece cinque, da novembre, le reti realizzate da Pellè… Come dire… Immobile è reduce da un infortunio, Zaza è la quarta punta della Juventus… A occhio, per i gol, saremo costretti ad aggrapparci a Candreva, Insigne ed El Shaarawy, ammesso che in Francia ci vadano tutti e tre. A casa rimangono Pavoletti e Belotti, mentre Berardi non è mai stato preso seriamente in considerazione da Conte.
Una volta il dubbio era tra Baggio e Del Piero… Una volta…