One shot. Un colpo. O dentro o fuori. La roulette dell’Europeo prosegue. Anzi, riprende. Da giovedì a domenica tutte le sere un’emozione (sabato molte di più): Polonia-Portogallo; Galles-Belgio; Germania-Italia e Francia-Islanda, questo il programma di un poker imperdibile.
Proprio così, perché anche le prime due gare, che oggettivamente sono meno intriganti delle altre, vanno seguite. Polonia e Portogallo raramente hanno giocato bene, negli ottavi meritavano di uscire, ma eccole qui, a un passo dal sogno. Robert Lewandowski contro Cristiano Ronaldo, ovviamente i due sul campo non si incroceranno mai, ma nell’immaginario la sfida è fra i due “superbomber”, lo spettacolo, però, sarà vedere come sfuggiranno a Pepe e Glik.
Il Belgio sta dimostrando di essere una macchina da gol (dopo l’Italia ne ha fatti 8 in 3 partite), ma il Galles ha Gareth Bale in forma straordinaria, mentre Aaron Ramsey si sacrifica molto di più di quanto non faccia nell’Arsenal. Il potenziale d’attacco del Belgio è pauroso… Vedremo.
Se un popolo, quello francese, tiferà per la sua nazionale, un continente, invece, sarà in campo accanto all’Islanda. Per ora la squadra di Deschamps ha convinto per poco più di un tempo contro l’Eire, Antoine Griezmann e Dimitri Payet sono le certezze con Hugo Lloris, mentre Paul Pogba è in difficoltà. Gli islandesi, invece vivono un sogno. E che sogno. Lars Lagerbäck ha a disposizione dei leoni indomabili: gente che corre per 90’, contrasta e riparte. Sarebbe sbagliato, però, ridurre gli islandesi a una banda di rudi mediani e difensori: c’è pure chi vede (bene) la porta. La vittoria sull’Inghilterra non è fortuna, ma strategia e qualità.
Rimane Germania-Italia: ancora una volta la ragione dice… ma Antonio Conte ci ha insegnato che: “Bisogna andare oltre la ragione”. Probabilmente De Rossi non recupererà, saremo senza regista, che sostituiremo con i muscoli di Sturaro. Uno che sa come si segna al Real Madrid.