Quanto è utile l’allenamento situazionale nel vivaio per incentivare i ragazzi a scegliere e non ad agire unicamente per “imposizioni” da parte del mister o per schemi.
Lo scopo fondamentale dell’attività svolta all’interno del settore giovanile dovrebbe essere quello di formare giocatori e non squadre vincenti, anche se spesso viene dimenticato. Infatti, all’interno di una concezione di calcio esasperata dal risultato, questo aspetto è messo in secondo piano rispetto alla costruzione di un undici competitivo e pronto. Accade appunto che gli allenatori tendono a privilegiare i ragazzi più “bravi” (o pronti) tralasciando quelli “promettenti”, nel tentativo di raggiungere obiettivi a breve termine, perché si è capaci/competenti solo se si vince. Le linee guida dettate dalla FIGC, che tratta con grande attenzione e cura questo argomento, sono, al contrario, molto chiare: “L’obiettivo principale è quello di rendere i ragazzi protagonisti del lavoro. Il giovane deve saper scegliere, capire autonomamente il calcio e interpretare in modo creativo questo sport”.
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