L’evoluzione tattica portata al Bayern Monaco da Pep Guardiola. I triangoli di gioco sulle catene esterne, l’imprevedibilità offensiva e un possesso, di estrazione spagnola, ma “made in Deutschland”.
Probabilmente il pensiero dei vertici del Bayern Monaco è stato quello indicato dal titolo dell’articolo. Certo, la scelta di Guardiola come allenatore è avvenuta prima del fantastico triplete nel finale della scorsa stagione. Però, ormai l’obiettivo è assodato. Cercare di essere ricordati nella storia del calcio alla stregua dell’Olanda di Cruijff, del grande Milan di Sacchi, del Barcellona di Messi e appunto Guardiola. E per riuscirci i risultati non bastano. Serve qualcosa di più per rimanere a lungo nell’immaginario collettivo di tutti i calciofili. Serve un gioco “indimenticabile”. Un gioco che in tal caso si propone di mescolare il tiki-taka di stampo spagnolo alla forza tedesca. L’estetica alla pratica. Il piacere di muovere palla all’esuberanza fisica. Un mix di una potenzialità assoluta.
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