Il presidente della LegaPro spiega i piani per il futuro, le iniziative intraprese e la situazione del terzo campionato professionistico italiano.
Imprenditore con la passione per lo sport, il calcio in particolare. Gabriele Gravina, 63 anni, a cavallo tra gli Anni Ottanta e Novanta, è stato presidente del Castel Di Sangro, club di un centro di 5.000 abitanti, che ha disputato due campionati di B (all’esordio vinse 2-1 contro il Padova che in porta aveva Walter Zenga e in Coppa Italia pareggiò in casa 1-1) e oggi è presidente della LegaPro. L’assemblea delle società lo ha eletto il 22 dicembre dell’anno scorso e pochi mesi sono bastati per dare la propria impronta.
«Le società sono sovrane e le decisioni vanno prese in assemblea, non può fare tutto il presidente senza aver relazionato i club. Ovviamente, si avanzano delle proposte e, come vuole la democrazia, si vota e chi ha la maggioranza vince.»
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