Nell’intento di strappare un punto allo “Juventus Stadium”, Jorge Sampaoli ha giocato a fare il “piccolo chimico”: per cinque o sei volte, il suo Siviglia ha cambiato lo schieramento tattico, mandando in confusione gli avversari e centrando l’obiettivo, pur senza mai tirare in porta.
La Juve, comunque, in confusione non ci è andata, probabilmente in parte c’era già prima di iniziare la partita, e ha sprecato tutto ciò che ha costruito con Khedira, Higuain (sulla traversa) e Alex Sandro (paratissima di Sergio Rico). Senza dubbio era lecito attendersi qualcosa in più da chi punta a vincere la Champions, invece qualche elemento si è visto solo a sprazzi (ad esempio Dani Alves nel primo tempo non ha fatto nulla), mentre Evra non ha convinto. Come non ha convinto la rinuncia a Pjanic. Allegri a centrocampo ha schierato Khedira, Lemina e Asamoah, rinunciando all’ex centrocampista della Roma (e non è la prima volta…). Anche Paulo Dybala non ha incantato, tanto da meritarsi la sostituzione.
Allegri ha una giornata per riflettere sulle scelte, poi dovrà tuffarsi sul campionato, perché domenica alle 18.00 c’è l’Inter a San Siro.
In testa al girone c’è il Lione che ha vinto contro la Dinamo Zagabria, probabilmente la formazione meno attrezzata del gruppo, ma il 3-0 è un risultato che fa comprendere come i francesi daranno battaglia fino all’ultimo.
Per concludere una considerazione sulla prima giornata: fa rabbia vedere giocare squadre che subiscono cinque, sei e sette gol al posto della Roma che è incappata in una “serataccia” contro il Porto. Fortunatamente dal 2018 si cambierà…