La struttura e l’organizzazione di queste attività da sviluppare con e senza palla. Le esercitazioni.
Per “intermittente” si intende un tipo di attività in cui vi è un susseguirsi di alcune fasi di esercizio che possono essere a intensità costante (A) o variabile (B), intervallate da altre di riposo oppure a minore intensità (figura nella pagina a lato).
L’esercizio intermittente è caratterizzato da:
un numero e una durata di fasi;
una durata delle pause e/o delle fasi di esercitazioni a minore intensità;
un’intensità metabolica di ogni fase.
In pratica prevede:
il buon funzionamento del meccanismo intramuscolare e del trasferimento di ossigeno assicurato dalla mioglobina;
una ripetizione di esercizi di corta e media durata (solitamente 10’’, 20’’ o 30’’) e un recupero, il più delle volte, pari al tempo di lavoro;
una ridotta sollecitazione del meccanismo lattacido.
Si tratta, in pratica, di una corsa ad alta intensità, uguale o superiore alla Velocità Aerobica Massimale (VAM), seguita da un successivo periodo di recupero, in cui la velocità è pari al 60- 65% della VAM stessa.
Si può effettuare:
su un unico tratto rettilineo;
su più tratti a navetta;
con cambi di direzione.
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