L’idea sperimentata dalla Filottranese, scuola calcio d’élite di Ancona, che mira a mettere al centro di tutto i progetto calcio il bambino, responsabilizzandolo e rendendolo protagonista della partita.
Nella scorsa stagione sportiva nella categoria Pulcini della nostra società avevamo in organico 22 giocatori nati nel 2005 (oltre ai 2006). Abbiamo proposto con loro due giorni di allenamento in circuito con tre mister in cui i bambini ruotavano in varie posizioni per sviluppare i diversi obiettivi tecnici-tattici. Il giovedì – giorno della terza seduta – invece, veniva utilizzato per effettuare tornei con squadre composte da 5-6 giocatori. Gli allenatori sceglievamo i capitani che avrebbero deciso quali giocatori avere in organico e impostato la squadra a proprio piacimento. Addirittura nella seconda fase di stagione a volte erano i giocatori stessi a preparare i campi per i tornei. A quel punto il passaggio a “Faccio io la formazione” è stato breve. Infatti, abbiamo provato questo esperimento anche in “campionato”: un capitano, deciso a turno dai mister, organizzava il riscaldamento e le formazioni dei tre tempi di gara.
L’ORGANIZZAZIONE DELLA PARTITA
Arrivati al campo, gli istruttori comunicavamo agli 11-12 giocatori convocati il nominativo del bambino che, per quella par- tita, avrebbe fatto il capitano. Quest’ultimo doveva preoccuparsi del riscaldamento pre-gara, della formazione del primo, del secondo e del terzo tempo, il tutto nel rispetto del regolamento. della categoria Pulcini, facendo giocare tutti nelle prime due frazioni e garantendo la partecipazione di ogni elemento alla terza.
LA PARTITA
Noi allenatori non abbiamo mai interferito nelle scelte del capitano sulla squadra da far scendere in campo; inoltre, avevamo deciso di non fare interventi durante la partita, ma di correggere eventuali errori riscontrati solo al termine dei tempi di gara e successivamente in settimana. Non abbiamo mai fatto un accenno alla formazione, ai ruoli che il capitano aveva deciso, per non intralciare la crescita del bambino e far naufragare il progetto.
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