Il risultato del campo dice che ha vinto il Milan. Ma, mai come questa volta, hanno vinto tutti: ha vinto il calcio italiano che ha esportato (perché questa era la vera ragione della scelta di Doha) uno spettacolo splendido, una delle tre partite più belle dell’anno.
La Juventus, come sempre, è partita forte, ha assalito il Milan, lo ha messo alle corde e ha segnato al 17’ (con un paio di minuti di ritardo sulla tabella di marcia del campionato), ma la squadra di Montella ha avuto il merito di controbattere, di non sentirsi mai inferiore.
Se per alcuni il pareggio di Bonaventura era solo un incidente di percorso verso il successo della Juve, così non è stato. Perché a ogni azione d’attacco dei bianconeri, il Milan ha risposto creando una palla gol. La traversa di Romagnoli, Bacca in ritardo su una palla da destra, fanno il paio con le occasioni che Dybala e Higuian non hanno tramutato in gol.
I supplementari, solitamente noiosi e sonnacchiosi, hanno regalato spettacolo e adrenalina. Ai calci di rigore, che non sono una lotteria (visto che non c’è un’estrazione, ma vanno segnati), ha vinto la serenità di un gruppo che sa per primo di vivere una stagione eccezionale.
E se questo è il nostro calcio, possiamo essere certi di aver conquistato anche il pubblico del Golfo.