Inopportune. E inutili. Le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis contro Maurizio Sarri, hanno lasciato tutti di stucco. Non era il momento. Non era il contesto. Soprattutto sarebbe stato giusto elogiare chi la partita l’ha vinta, perché il Real è una grande squadra e, contro il Napoli, ha entusiasmato.
Ma ADL ancora una volta ha scelto il colpo di teatro, un colpo di teatro che come sempre è stato studiato a tavolino. La sconfitta, in una competizione sportiva, va messa in preventivo, non si può vincere sempre. Soprattutto si vince e si perde tutti insieme, se c’è qualcosa che non va si chiarisce a quattr’occhi e tra quattro mura.
Invece, De Laurentiis ancora una volta ha voluto scaricare su altri il peso di una gara persa, una sconfitta sulla quale nessuno avrebbe proferito parola. E le accuse sono apparse tutte pretestuose. Perché è vero che Sarri non adora fare turnover, ma se c’era una partita nella quale il turnover non andava fatto era proprio quella con il Real Madrid (il Real Madrid). Al “Bernabeu” devono giocare i migliori, solo loro. Se proprio avesse voluto fare un appunto, ADL avrebbe potuto dire che al posto di Zielinski andava schierato Allan, che è più incontrista. No, ha parlato d’altro. Di tute, di investimenti che rimangono nel cassetto.
Cosa accadrà al ritorno non è dato sapere, ma il rapporto sembra incrinato. Un po’ come quando il presidente disse che Higuain non segnava più perché era grasso…