Chi poteva immaginare a inizio stagione, anzi dopo le prime 5 partite, l’Atalanta di Gasperini così in alto in classifica? Quasi nessuno! Ma con applicazione, sacrificio e organizzazione tattica l’undici nerazzurro sta facendo davvero bene. Merito del tecnico, della società e di giovani di qualità e “classe”.
5 partite 3 punti, 4 sconfitte e 1 vittoria col Torino. Questo è stato l’inizio del campionato 2016-17 dell’Atalanta di Gasperini. Non certo una partenza sprint. E, da classica consuetudine italiana, la panchina del mister sembrava alquanto traballante. A 5 mesi di distanza, invece, i nerazzurri sono in piena zona Europa League. E se prendiamo come riferimento la 24esima giornata, cioè 19 partite da allora, in pratica un girone… la posizione in classifica è la quarta. Sorprendente! Oltre ogni più rosea attesa, direi. Cosa è successo? Che Gian Piero Gasperini, da fine conoscitore di calcio e da gran insegnante qual è, ha trovato la giusta chiave di volta. Ha puntato su giovani che la Serie A non la conoscevano affatto, che venivano anche da esperienze non proprio positive, ma avevano dalla loro qualità, forza fisica e sfrontatezza.
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