Una notte indimenticabile. Anzi, due notti indimenticabili. Perché la Juventus è stata superiore alla squadra che domina (pur con qualche sconfitta fisiologica) da un decennio. Il Barcellona annichilito e, soprattutto reso impotente, incapace di segnare nei 180 minuti della doppia sfida.
La Juve ha cancellato dal campo Suarez, bomber implacabile, ha ridotto all’osso le serpentine di Neymar, mentre l’emblema della prestazione di Messi è tutto nel gol fallito a porta vuota.
Il Barcellona ci ha provato, ma è parso lento e prevedibile nel far girare la palla. Non è certamente un caso, perché, pur essendo un paio di gradino sotto i catalani, anche Roma, Napoli e Inter contro la Juve hanno avuto le stesse difficoltà. Quando la squadra di Allegri si chiude nella propria metà campo l’avversario non riesce ad avvicinarsi all’area di rigore.
Qualche purista dice che la Juve, quando si chiude, non riparte, è troppo bassa. Beh, consentiteci di dire: “Balle, bugie…”. La Juve è squadra che ha un pregio: riesce sempre a fare la partita che Allegri prepara alla lavagna. Non è poco.
Quella di Barcellona è stata una straordinaria prova di forza che senza dubbio ha spaventato Real, Atletico Madrid e Monaco, anche se i francesi alle semifinali arrivano con la leggerezza di chi non ha assolutamente nulla da perdere.
Penso non sia giusto fare una graduatoria né dei migliori in campo, né degli avversari più morbidi da incontrare in semifinale. Chi è arrivato fin qui merita rispetto. Ed è una “supersquadra”. Ma la Juve è più super delle altre…