Era tutto scritto. La Juve è in finale di Champions, la nona della sua storia e prosegue nel coltivare il sogno svanito a Berlino.
Dopo un inizio con una piccola titubanza, la squadra di Allegri si è presa la scena dominando gli avversari e segnando le due reti che hanno permesso di pensare alle prossime sfide con Roma e Lazio.
Il 2-1 al Monaco è comunque l’anticamera dell’impresa: questa è una Juventus solida che rischia pochissimo e quando attacca fa paura: la fantasia di Dybala, la concretezza di Mandzukic, la velocità di Cuadrado e il morso di Higuain, che quando serve il gol lo sa inventare.
Il viaggio per Cardiff è iniziato, le immagini della festa negli spogliatoi sono un frammento destinato a svanire velocemente e a replicarsi nel breve (domenica arriverà lo scudetto?). Le squadre vincenti non si fermano mai, hanno sempre fame e commuovono le parole di Buffon, campione del Mondo e campione di tutto, che pensa all’unico trofeo che manca in una carriera che comunque vada sarà leggendaria.
La Juve sa che tra lei e la Champions ci sarà il Real Madrid, ci sarà Cristiano Ronaldo, ma non solo. Ma il Real battuto due anni fa, non fa paura perché questa è una squadra completa, senza punti deboli. E con la miglior organizzazione d’Europa.