Come insegnare i comportamenti ideali a un difensore che deve affrontare in duello un attaccante fino ad arrivare ai movimenti della linea difensiva.
Dagli anni ‘90 ad oggi il ruolo del difensore si è evoluto, come del resto il modo d’interpretare la fase di non possesso da parte della linea difensiva. Il moderno difendente si è dovuto adattare alle maggiori richieste fisiche e tecnico-tattiche del gioco, cambiando alcuni aspetti dei suoi atteggiamenti.
Ad esempio:
-l’appoggio dei piedi;
-la tecnica di corsa;
-la posizione fondamentale; le posture;
-i princípi tattici individuali.
Anche dal punto di vista tecnico, il difensore si è dovuto adeguare alle nuove strategie: infatti, diversi allenatori (e speriamo sempre di più), soprattutto nei settori giovanili, prediligono la costruzione dell’azione dal basso, quindi il difensore deve essere in grado anche di gestire il possesso. In questo articolo cercheremo, con l’ausilio di esercitazioni tecnico-tattiche, fisiche e integrate di far muovere al meglio la nostra linea difensiva, partendo comunque dal miglioramento del singolo, vero obiettivo di ogni vivaio.
APPOGGI E POSIZIONE FONDAMENTALE
Per agire al meglio e in modo efficace quando si è senza palla, è doveroso insegnare quanto prima la posizione fondamentale. Il difensore deve, in linea di massima, avere:
-lo sguardo “avanti” per controllare la situazione;
-il tronco flesso anteriormente, con il corpo che si frappone fra palla e porta;
-le ginocchia semi-flesse;
-gli arti inferiori divaricati in direzione antero-posteriore;
-il “carico” sugli avampiedi.
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