Ci chiederemo a lungo cosa è accaduto in quei 15’. No, non i primi 15’ della ripresa, ma cosa è successo nell’intervallo, perché la Juventus è rientrata in campo scarica, vuota, priva di energie.
Il primo tempo è stato equilibrato, con la Juventus che è partita meglio e ha lasciato poco alla costruzione del gioco degli avversari, mentre il Real non ha fatto vedere palla a Dybala. Il secondo, invece, è stato un vero e proprio monologo.
Ciò che è difficile da spiegare, però, è come la Juventus sia sparita dal campo, perché certi anticipi sono sotto gli occhi di tutti, perché certe palle recuperate dal Real risultano inspiegabili a chi ha seguito le partite durante tutta la stagione.
Non riesco a credere che la carica nervosa della squadra si sia esaurita in un tempo, perché la Juve era consapevole di essere una squadra forte e matura, pronta per qualsiasi impresa. O quasi, perché questo Real ha dimostrato di essere superiore.
A spegnere ogni polemica sul risultato finale, però, c’è l’abbraccio che il presidente Andrea Agnelli ha riservato a ogni suo giocatore. La società ha capito che è stato fatto il massimo. Ed è pronta a ripartire per conquistare la decima finale.