Il neo-tecnico del Sion racconta le esperienze che lo hanno portato a diventare allenatore. Spiega i concetti tattici in cui crede e propone interessanti soluzioni per la fase di possesso. Le interviste a Mirko Conte e Alessandro Recenti che lo hanno seguito dal Lugano al Sion.
Trovarsi e parlare di calcio a 360° con Paolo Tramezzani per chi vi scrive è sempre stato un piacere, fin da quando ricopriva il ruolo di responsabile tecnico di una società dilettantistica del milanese, e ci si confrontava su metodologie di allenamento e organizzazione societaria. Una persona, Paolo, poliedrica, che ha continuamente “esplorato” mondi diversi, comunque collegati al calcio. Sempre con competenza e signorilità. E, dopo aver scritto articoli insieme, averlo ascoltato in televisione come voce tecnica della Rai, e averlo visto spiccare il volo, prima collaboratore tecnico, poi secondo della Nazionale albanese, ritrovarlo come allenatore dall’altra parte del tavolo per un’intervista tecnica è senz’altro qualcosa di particolare. Sorridiamo entrambi, consapevoli che sarà una piacevole chiacchierata in cui il neo-tecnico del Sion racconterà quei particolari della sua storia che possono aiutare tutti i lettori a capire come si è evoluto il mestiere di allenatore e come tutte le esperienze possano essere formative.
Scopri di più sul numero di agosto: in edicola e disponibile anche attraverso abbonamento cartaceo e digitale.