La metodologia è essenziale, conosciamo gli obiettivi di tecnica di base, di tattica individuale e collettiva, ma qual è il mezzo per raggiungerli per essere più efficaci e funzionali? Questo è stato il punto di partenza della relazione di Fulvio Fiorin, tecnico dell’Ascoli. La risposta è… “Attraverso la progettazione, l’evoluzione, la crescita e il cambiamento.” Ma andiamo per gradi.
Il termine “metodo” è di origine greca e vuol dire ricerca, indagine. Più precisamente, deriva da “met – hodos”, ovvero “attraverso la strada”. A tal proposito, come non considerare anche quanto affermato dal filosofo tedesco Immanuel Kant in merito. Spiegò la metodologia come una sorta di “introduzione alla filosofia”. Pertanto, possiamo sostenere che la filosofia si occupa delle idee e del pensiero (teoria), mentre la metodologia s’interessa delle sue “applicazioni pratiche” (come fare per…) attraverso la ricerca. È implicito, quindi, il rapporto biunivoco tra filosofia e metodologia perché la ricerca si deve trasformare in teoria e l’idea deve diventare pratica. Arrivando al nostro contesto (calcistico), la metodologia diventa un’attività in cui tendere alla funzionalità e all’efficacia, a come raggiungere l’obiettivo prefissato in un progetto, in un programma. Ciò avviene con la progettazione, l’aggiustamento in progress, l’evoluzione, la crescita e il cambiamento. La metodologia riguarda poi diverse aree e aspetti: può essere organizzativa, relazionale e comunicativa, strategica, legata al decision making (scelta delle attività e degli interventi).
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