E’ andata male soprattutto alla Roma; Juventus e Napoli possono ritenersi moderatamente soddisfatte. Perché non è importante essere la più forte del girone, ma è bene che ci possano essere due squadre alle quali si è superiori.
Così a tremare è soprattutto la Roma, che si è ritrovata in un gruppo con Chelsea, Atletico Madrid e Qarabag. Se questi ultimi sono nettamente inferiori a tutti (ma attenzione a qualche punto che potrebbero rubare), inglesi e spagnoli hanno qualcosa in più della squadra di Di Francesco. Molto, in chiave passaggio del turno, dipenderà dalla serenità con la quale verranno affrontate le partite e in casa Chelsea c’è più di un nervo scoperto: la dirigenza non ha preso bene le proteste pubbliche di Antonio Conte per una campagna acquisti da “soli” 140 milioni di euro.
Per la Juventus c’è il Barcellona, al quale il sorteggio ha aggiunto Olympiakos e Sporting Lisbona. La squadra di Messi non fa più paura come in passato, un po’ per la cessione di Neymar (rimpiazzato proprio oggi da Dembelè) e un po’ per l’età dei principali protagonisti. Messi è sempre Messi, ma Iniesta non sempre brilla. Greci e portoghesi non intimoriscono nessuno.
Sorride, ma non troppo, il Napoli che in prima fascia ha pescato gli ucraini dello Shakthar Donetsk (colpo di fortuna) e dalla seconda ha ereditato il Manchester City (una delle pretendenti alla vittoria finale), il Feyenoord è inferiore alla squadra di Sarri, ma qui poteva anche andare meglio.
L’analisi è ovviamente fatta a oggi, con il mercato ancora aperto. Ma i prossimi colpi di mercato potrebbero mutare gli equilibri dei gironi.