L’importanza di valutare le caratteristiche dell’undici che si deve affrontare e in base a queste decidere le esercitazioni migliori da usare in settimana.
Nella prima parte dell’articolo relativo alla preparazione della gara, abbiamo esaminato con alcuni esempi il concetto di “flessibilità” per l’allenatore moderno, ovvero la lettura e l’interpretazione della gara attraverso la “tattica applicata” nelle due fasi di gioco (cioè le soluzioni da usare in base alle contrapposizioni con gli avversari). Nello specifico ora cercheremo di comprendere come confrontarsi con le squadre che adottano filosofie di gioco e princìpi tattici specifici attraverso alcuni esercizi ed esercitazioni a tema.
SQUADRA CHIUSA CON BARICENTRO BASSO
Prendiamo il caso di un undici che ha mediamente un baricentro arretrato e crea una rilevante densità difensiva in zona palla; concede poco la profondità, giocando in attesa nella propria metà campo. Ha di solito l’obiettivo di riconquistare la sfera in un settore di centrocampo alquanto difensivo per attuare una ripartenza immediata. Su cosa lavorare? Ad esempio, su giro palla, palleggio e ricerca dell’ampiezza; o ancora su sovrapposizioni e cross.
In particolare, se la difesa concede la ricezione sugli esterni, è opportuno attuare il principio della sovrapposizione immediata; se, invece, “scappa” oltremodo per togliere la profondità, è più logica la giocata tra i piedi degli attaccanti, davanti alla linea degli oppositori. Si possono optare anche per “conversioni” in conduzione per il tiro nel caso in cui si disponga di attaccanti laterali schierati a piede invertito. Le “conversioni” sono soluzioni ottimali anche in assenza di giocatori abili nel gioco aereo. O ancora cercare le conclusioni da “fuori”: le squadre “chiuse”, infatti, concedono maggiormente la finalizzazione da fuori area.
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