Al di là della diatriba “palla o a secco”, il vero obiettivo del training è sempre quello di mettere nelle condizioni ottimali la squadra, a prescindere dai mezzi: pertanto, è giusto che ognuno scelga la filosofia di lavoro in cui crede e in cui si sente più sicuro dell’efficacia.
Partendo da questo caposaldo, Ferretto Ferretti e Andrea Bernasconi hanno evidenziato i pro e i contro dei due metodi operativi, sottolineando come l’allenamento con palla sia sì quello che più si avvicina alla partita, ma anche che non sempre permette di raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Inoltre, ci viene ricordato come questa dicotomia riguardi solo la minima parte del tempo totale di allenamento e che coi dilettanti, stante le qualità tecniche dei giocatori, conviene svolgere una piccola parte dell’allenamento a secco. Nell’articolo vengono, poi, snocciolate alcune proposte pratiche con palla, a secco e un mix delle due precedenti.
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