Arrivederci. Arrivederci all’Europeo del 2020 oppure a Qatar 2022. Per una volta Gary Lineker ha avuto torto: nel tardo pomeriggio di Kazan il calcio non è stato quello che si gioca undici contro undici e alla fine vincono sempre i tedeschi. Una Germania spenta e piuttosto prevedibile ha dato l’assalto alla Corea del Sud senza riuscire a segnare e, senza mai dare l’impressione di poter vincere nettamente.
Il Mondiale, con l’eliminazione della squadra di Low, regala il risultato più inatteso della vigilia, perché Corea del Sud, Messico e Svezia non sembravano una montagna impossibile da scalare per una Germania che solo 12 mesi fa ha vinto Confederations Cup ed Europeo Under 21. La colpa di una simile debacle non può essere imputabile solo alla mancata convocazione di Sané, più facile pensare che la squadra in Russia sia arrivata scarica.
Thomas Muller, uno dei giocatori più attesi, è totalmente irriconoscibile e la colpa non può essere di Carlo Ancelotti che nella prima parte di stagione lo ha confinato in panchina. Probabile che il calciatore stia attraversando un periodo difficile, dal quale comunque ha tutto per tirarsi fuori.
Lo 0-2 con la Corea, farà scattare inevitabilmente un processo interno, ma riteniamo che quanto di buono fatto dalla federazione tedesca in questi anni non sia da buttare perché la nazionale ha giocato male tre partite in dieci giorni.
In serata, invece, il Brasile ha dimostrato di essere un’ottima squadra: solidità e fantasia fanno sorridere Tite.