Sprofondata all’inferno a inizio secondo tempo, l’Inter si sveglia nel finale e batte il Tottenham 2-1. Nel momento peggiore, quando San Siro stava prendendo coscienza di una sconfitta che avrebbe potuto impattare negativamente anche sul campionato, Mauro Icardi ha segnato uno dei gol più belli importanti della sua carriera. Ma quanto ha stupito, è stata la trance, la concentrazione e la voglia di vincere di una squadra che fino a ora ha mostrato anche parecchi limiti caratteriali.
L’Inter ha vinto perché ha voluto vincere. Perché ha schiacciato il Tottenham nella sua area di rigore e la (ri)capocciata di Vecino (dopo quella contro la Lazio dell’anno scorso) è servita a regalare tre punti e la convinzione a un gruppo che sembrava essersi già squagliato. Ora Spalletti deve riuscire a tenere alta la tensione.
Il Napoli, invece, a Belgrado ha solo pareggiato. Che il girone sia terrificante lo si è intuito dal sorteggio, ma vedere Liverpool-Paris Saint Germain ne ha rafforzato la certezza. Lo 0-0 non è un buon risultato, c’era da vincere, ma alla gara d’esordio, la Stella Rossa si è rivelata una trappola per le ambizioni e il futuro del Napoli in Champions.