Da qualche giorno tra i tifosi dell’Inter spopola in rete la foto di un bus dell’ATM sulla quale campeggia: 92 Icardi. Un’immagine che strappa sorrisi, un’immagine che non pensava però potesse essere far presagire il peggio per Rino Gattuso.
Ora che al derby giocato senza coraggio e si è aggiunta una brutta prestazione in Europa League contro il Betis Siviglia, la situazione costringe la società a fare valutazioni profonde sull’allenatore.
Gattuso lo scorso anno, una volta sedutosi sulla panchina del Milan, ha dato una scossa a una squadra amorfa, cercando di inserire dei principi di gioco differenti da quelli di Montella. Piano piano, il Milan “grinta e coraggio” è diventato una squadra che ha ricercato il bel gioco, ma ora non è più così, perché la squadra sembra molle e priva di idee. Higuain unica punta talvolta si perde nelle difese, Cutrone non può essere ignorato ancora a lungo e, soprattutto, quando viene schierato non può essere impiegato all’ala e non seconda punta accanto all’argentino.
Se i mali del Milan si limitassero al mancato impiego di Cutrone dal primo minuto sarebbe facilmente risolvibili, ma la situazione è differente. Perché in questi quattro giorni abbiamo visto una squadra lenta, prevedibile, senza idee, timida, l’esatto contrario di quella che era difendibile quando perdeva punti per strada per errori banali.
In queste ore, Leonardo (più di Maldini) è costretto a prendere decisioni importanti, magari dolorose, forse impopolari, ma il suo incarico in società non gli permette di tergiversare. Fiducia totale all’allenatore, senza più spifferi oppure l’addio con l’insediamento di un nuovo allenatore. Magari senza inseguire Antonio Conte, perché in proporzione il Real Madrid è messo peggio del Milan e l’ex citì gradisce più i blancos.