L’Inter segna tre gol alla Lazio, in una serata che trasforma l’Olimpico ancora una volta in terra di conquista per la squadra di Spalletti ora seconda appaiata al Napoli. Dopo un quarto d’ora giocato a ritmo blando, l’Inter ha iniziato a costruire il suo successo con un Brozovic straordinario. Da quando Spalletti lo ha allontanato dalla porta (troppo lento per fare il trequartista), il croato è diventato un giocatore che incide sulle partite. Nulla a che vedere con il centrocampista abulico e indisponente spesso fischiato da San Siro.
Accanto a Brozovic, Vecino si esalta e attacca la profondità, Joao Mario sbaglia qualche palla di troppo, ma può essere perdonato. Con Perisic ispirato e Politano che sente la partita come un derby, l’Inter spesso controlla l’avversario, senza particolari affanni.
Mauro Icardi, autore di una doppietta, come sempre, in area è più letale del morso di un cobra, mentre la Lazio non può avere da Caicedo ciò che offre Luis Alberto. L’ingresso di Correa, sembra essere tardivo, perché l’argentino in campo ci va quando la gara è praticamente chiusa.
Se Spalletti si gode il secondo posto, diverso è il discorso per Simone Inzaghi: proprio come nella scorsa stagione, la sua squadra viene sistematicamente battuta da chi lotta per i suoi stessi obiettivi.
Urge una diagnosi e l’immediata cura.