Abbiamo accarezzato il sogno di portare quattro squadre agli ottavi di Champions, poi siamo caduti dal letto e ci siamo svegliati: avanti Juventus e Roma; Inter e Napoli rimandati in Europa League.
Il “super martedì” è finito nel modo peggiore, perché l’Inter ha regalato il gol del vantaggio al PSV, perché troppe volte ci è chiesti come si sarebbe comportato il Barcellona, senza pensare che prima era necessario guardare in casa propria (come ha dimostrato l’1-1 di San Siro). Il Napoli, invece, più del gol segnato da Salah, paga la rete del 3-1 subita dalla Stella Rossa, perché una sconfitta 1-0 a Liverpool ci può stare (anche se nella prima parte si poteva fare molto di più).
Spalletti privo di Vecino e Nainggolan (in panchina con pochissime possibilità di essere utilizzato) si è inventato la mossa Candreva sulla linea dei centrocampisti, ma ha pagato una prestazione opaca in fase di costruzione. L’Inter ha sbagliato troppo, soprattutto nel primo tempo, ma ha saputo comunque creare occasioni da gol. Bene Icardi, bene Politano, da rivedere la prestazione di Perisic che ancora una volta non ha inciso. Immenso Skriniar.
Il Napoli è stato subito messo in difficoltà dal Liverpool e si è svegliato solo dopo la beffa di Salah a Ospina (gol sul palo del portiere). Subito il gol dell’1-0, la squadra si è svegliata e la gara è diventata bella perché tutte e due le squadre hanno cercato il gol. Strepitoso Alisson su Milik in pieno recupero. E così, anche il Napoli è finito in Europa League.
Per concludere: leggendo accuratamente il “Regolamento del Giuoco del Calcio” non ho trovato traccia dell’obbligo di sostituire Politano. Ancora una volta si è trattato di un avvicendamento non facilmente comprensibile.