Se il sabato è stato di Zaniolo, Gervinho e del Sassuolo che ha messo alle strette l’Inter, la domenica è tutta di Duvan Zapata e Luis Muriel, il primo autore di quattro gol, il secondo capace di dipingere due capolavori. Ma non è possibile dimenticare Fabio Quagliarella, 14 gol in stagione, 141 in Serie A…
Poi arriva la sera e appare il Napoli: 2 gol, tre pali (un quarto in fuorigioco) e la Lazio ridotta a comparsa per buona parte della gara. Tre punti più che meritati, anche se il gol di Immobile ha regalato qualche palpitazione, più per le palle buttate in area che non per il gioco espresso dalla squadra di Inzaghi, che quando è opposta a chi lotta per scudetto o Champions non riesce a conquistare punti.
Ancelotti, dopo il brutto epilogo dell’avventura con il Bayern Monaco, ha fatto ricredere chi lo pensava sul viale del tramonto. Il Napoli gioca un ottimo calcio, sceglie di fare la partita e di non subirla, i cambi spesso sono improntati a dare un volto ancora più offensivo alla squadra, mai a imbottire la difesa per congelare il risultato. Anche i numeri sorridono: nelle 20 partite giocate le vittorie sono state 15, i pareggi 2. Numeri eccezionali, se non fosse per la Juventus, che sta disputando una stagione praticamente perfetta.