Se il Chievo è praticamente spacciato (9 punti in classifica, 9 da recuperare per raggiungere il quart’ultimo posto), così non si può dire del Frosinone, che con la vittoria di Genova con la Sampdoria ha accorciato la classifica allargando la platea dei candidati alla retrocessione.
Il presidente Stirpe, dopo una prima rivoluzione estiva attuata solo negli ultimi giorni di mercato, in inverno ha deciso di cambiare ancora. Ora la squadra è oggettivamente più forte e merita rispetto da parte di tutti. Lo dicono anche i numeri e le due vittorie esterne di Bologna e ieri pomeriggio.
Chi sembra non godere più di buona salute è l’Empoli, raggiunto dal Bologna (2 punti di vantaggio sul Frosinone). Quella squadra plasmata da Andreazzoli, bella, ma non sempre concreta, finita nelle mani di Iachini di colpo si era messa a fare punti. A capitalizzare, insomma. Ma dopo i primi risultati ottenuti dalla nuova guida tecnica, qualcosa si è inceppato: 6 sconfitte nelle ultime 8 e il pareggio interno con il Chievo, non è da annoverare tra i risultati da festeggiare. Si dice potrebbe tornare Andreazzoli, si dice…
Male anche l’Udinese, che a Torino ha perso, ma non ha demeritato: incredibile come da tre anni le squadre allestite dalla famiglia Pozzo non sappiano più entusiasmare e spesso si trovino poco sopra la linea di galleggiamento. La competenza della dirigenza che fino a qualche anno fa era all’avanguardia non può essersi persa, ma i soli 19 punti in classifica non possono lasciare tranquilli. Anche se con Okaka, qualcosa in più nella metà campo d’attacco si sta vedendo.