Con lo scudetto (ri)cucito sul petto, la Juventus entra nella fase cruciale della stagione, quella della conquista della Champions. E poco importano le dichiarazioni di facciata di Paratici e Allegri, perché il club ha acquistato Cristiano Ronaldo (più Cancelo, Emre Can e Bonucci) raddoppiando l’indebitamento non per rivincere lo scudetto, ma per puntare al bersaglio grosso. La Coppa dalle “Grandi Orecchie”.
Per questo la partita con l’Atletico Madrid (mercoledì ore 21.00) è il match più importante giocato fino a oggi. Contro i Colchoneros, però, non basterà amministrare, giocando sottoritmo, come spesso la Juventus ha fatto in Italia. Al “Wanda Metropolitano” ci sarà da reggere il ritmo che gli spagnoli impongono alle loro avversarie. Pressing serrato, grandissima intensità, interventi decisi, difesa ferrea: in questi anni sono state queste le caratteristiche di un gruppo che ha vinto una Liga, perso due finali di Champions e conquistato un’Europa League. Insomma, l’Atletico, con interpreti nettamente superiori e con più qualità, ha le stesse caratteristiche dell’Atalanta e tutti sappiamo come sia andata a finire a Bergamo tre settimane fa…
Allegri è bravissimo a imbrigliare gli avversari: la Juventus (come i suoi Cagliari e Milan) chiude tutte le linee di passaggio e “morde” alla prima disattenzione avversaria. Con il rientro di Mandzukic, Cristiano Ronaldo è cresciuto, mentre è da verificare se ci sarà Dybala e quale sarà il suo raggio d’azione.
Quanto vale realmente la Juventus? Qualcosa in più di un indizio lo avremo mercoledì sera alle 23.00.