Gli approfondimenti de Il Nuovo Calcio – I portieri
Dopo aver analizzato i “nuovi comportamenti” del portiere, in questo articolo una serie di esercitazioni che hanno come obiettivi la tecnica podalica, la presa, la lettura delle situazioni per trovare la giusta “postura” e l’uscita alta.
Del portiere si dice spesso che debba essere un soggetto polivalente, capace di adattarsi immediatamente alle molteplici situazioni e alle svariate difficoltà che una gara gli propone. Per farlo al meglio le tecniche proprie del ruolo e la “tattica”, intesa anche come abilità nel leggere le situazioni e soprattutto prevederle, sono aspetti determinanti.
A sostegno di ciò, vi è il fatto che nel corso degli anni il ruolo dell’estremo difensore è cambiato continuamente: è ormai sempre più raro, infatti, vederne uno fermo tra i pali della porta. I comportamenti tecnico-tattici durante un incontro si sono trasformati e la capacità di adattamento è diventata tra le più importanti per chi agisce tra i pali. E uno tra i cambiamenti più recenti è quello del gioco coi piedi. Come ben spiegato dai miei colleghi negli articoli precedenti, un gran numero di palloni viene gestito dal portiere alla stregua di un giocatore da campo, pertanto anche questa abilità (podalica) deve essere stimolata durante l’allenamento (senza mai dimenticare, però, che l’obiettivo principale è quello di evitare una segnatura).
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