Perché è importante la coesione in un gruppo per ottenere degli obiettivi. Cambia qualcosa se le finalità sono diverse da quelle della vittoria? È la coesione che porta alla vittoria oppure il contrario? In questo articolo proveremo a fare chiarezza sull’argomento.
Anni fa uscì un servizio su Repubblica… “della squadra che sognava un gol”. Questa squadra di bambini, infatti, perdeva tutte le domeniche con risultati roboanti: 11 a 0, 7 a 0, 18 a 0, 6 a 0. E mai con una rete realizzata. Dal video i bimbi raccontavano le loro partite, i genitori parlavano del campionato e di questa esperienza.
L’aspetto che più colpiva era l’allegria e la gioia che traspariva, la positiva partecipazione dei genitori che si ritrovavano prima o dopo le gare per organizzare delle splendide merende. Sorprendeva la coesione di questo gruppo, il cui scopo era segnare un gol: sognavano e ambivano alla loro prima realizzazione. Ma cosa significa coesione? Cosa dà origine a questa? Quali fondamentali conseguenze crea? Nel senso comune è coeso quel gruppo capace di restare unito e al quale i suoi membri desiderano continuare ad appartenere.
Quante volte ci siamo sentiti dire o abbiamo proferito verso i nostri calciatori queste parole: “Facciamo gruppo!”, “Andiamo a mangiare la pizza insieme” o ancora “Non siamo uniti, non usciamo mai insieme! Siamo sempre ognuno per conto suo!”. Oppure… “Le vittorie fanno gruppo!”. Quanto e cosa c’è di vero in tutto ciò?