Cosa ci ha detto la stagione 2013-14? Come sarà quella 2014-15?
Proviamo a vedere quando accaduto l’anno scorso in ottica futura. E in più un divertente “giochino”: l’undici dei miei sogni!
Impariamo dal “passato”: poteva anche intitolarsi così questo articolo. Infatti, la riflessione che sottende lo scritto è proprio legata ai temi che la stagione 2013-2014 ci ha lasciato in eredità e che possono diventare il punto di partenza per il prossimo campionato. Un’analisi è doverosa e non deve servire a generalizzare o puntare il dito verso qualcosa che non ha funzionato per il solo gusto di farlo. È utile se si sfrutta per “gettare le basi” sul… futuro. A mio parere, uno dei tratti distintivi dello scorso anno è stata la voglia di “proporre calcio” delle prime della classe. Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina hanno, in modi diversi, sempre cercato di “comandare” il gioco. E, proprio grazie a questa mentalità, hanno ottenuto risultati importanti in Italia. Per alcune anche inaspettati a inizio stagione. A conferma di questa tesi, vi sono le prestazioni di tre squadre, giunte in zona Europa League, che hanno dimostrato di avere sempre una loro identità. Parlo di Verona, Torino, Parma. Non hanno avuto il pallino della manovra contro tutte le avversarie, a volte si sono anche adattate e hanno giocato a specchio, ma i loro tecnici sono riusciti a dare un’identità collettiva al proprio gruppo.
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