LA FINESTRA SU SCIENZA&SPORT
[Pubblicato sul numero 41 di S&S, gennaio-marzo 2019, pagina 30]
La capacità di effettuare sprint ripetuti è una caratteristica di spiccata rilevanza nella performance del calciatore. Il test della Repeated Sprint Ability permette di quantificare questa capacità, fornendo valori che possono poi essere confrontati con diversi parametri. In questo elaborato i valori relativi alle espressioni della RSA sono stati paragonati con parametri antropometrici, di prestazione e pattern di movimento funzionale. Il confronto con quest’ultimo è l’aspetto innovativo dello studio: i pattern di movimento funzionale, misurati con un kit fms, consentono di condurre un’analisi del movimento individuando aspetti qualitativi e quantitativi inerenti a mobilità, stabilità e asimmetrie del soggetto. Un secondo punto è stato quello di confrontare le caratteristiche fisicomotorie in due sottogruppi (élite e sub-élite) all’interno del nostro campione.
La Repeated Sprint Ability (RSA) è la capacità di mantenere la velocità massima in una serie di sprint, con un breve tempo di recupero (Bishop et al., 2011). Questa capacità è chiaramente di primaria importanza nei calciatori ed è associata agli adattamenti relativi agli allenamenti di forza, rapidità e resistenza (Glaister et al., 2008). Sebbene la RSA sia stata studiata in relazione a numerose misure di performance e caratteristiche fisiche, nessuna ricerca scientifica ha indagato riguardo la relazione tra RSA e i pattern di movimento funzionale.
L’aspetto innovativo di questo studio risulta quindi l’analisi della correlazione tra la RSA e i pattern di movimento ottenuti attraverso il Functional Movement Screening (Cook et al., 2014), la cui analisi consente di valutare l’interazione tra forza muscolare, stabilità, flessibilità e controllo motorio nell’atleta.
L’elaborato intende quindi identificare, attraverso test condotti su squadre di calcio di livello élite e sub-élite, i migliori predittori per la prestazione di RSA, che possono agevolare allenatori e preparatori atletici nella ricerca di tecniche e metodiche volte a migliorare questa capacità nel calciatore. Pertanto, questo studio si è posto due obiettivi primari:
– esaminare la correlazione tra RSA e una vasta gamma di variabili, tra cui caratteristiche antropometriche, fattori neuromuscolari e pattern di movimento funzionale, cercando di determinare quali variabili fossero le più rilevanti nella predizione della performance di RSA;
– mettere in risalto le differenze fisiche e motorie in gruppi di atleti di élite e sub-élite, quindi afferenti a squadre di calcio professioniste e non.
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