Tre gol nei primi 33’, tre gol in 10’, così la Nazionale ha annichilito la Grecia e ha effettuato il primo scatto nella classifica del girone a sei squadre. Abbiamo vinto 3-0 in casa di un avversario che al centro della difesa schierava Manolas e Papastathopoulos, certamente non due sprovveduti.
La Grecia non è una corazzata, ma il piglio con il quale ha giocato l’Italia lascia ben sperare per il futuro. A far testo è soprattutto il primo tempo, nel quale Mancini ha applaudito i suoi ragazzi che hanno messo in campo i dettami di una settimana di allenamento a Coverciano.
Il 4-3-3 ha funzionato alla perfezione, Barella (autore del primo gol) è stato il migliore in campo, ma tutta la squadra ha dimostrato di aver assimilato le idee dell’allenatore che chiede di fare la partita, di giocare palla senza paura. Quello che più volte ci si è prefissati di fare, senza mai portare totalmente a termine la missione.
Chi aveva storto la bocca dopo le quattro partite di Nations League è servito: abbiamo una squadra che ci permette di guardare al futuro con una certa serenità, soprattutto il cittì sta costruendo un gruppo che privilegia la giocata al lancio lungo. Che gioca senza paura di sbagliare.
Le macerie dell’ottobre 2017 sembrano essere veramente alle spalle, anche perché abbiamo l’Under 20 in semifinale Mondiale e l’Under 17, due settimane fa, è giunta seconda nell’Europeo di categoria.