Una vittoria patita ma voluta con tutte le proprie forze dalle Azzurre contro l’Australia. Sotto nel primo tempo per la rete di Kerr, con ribattuta vincente sul rigore in primis respinto da Giuliani. Nel secondo tempo la musica cambia: prima il pareggio di Barbara Bonansea, poi il 2-1 fatale alle Matildas sempre sul segno del centrocampista della Juve, ma a 20’’ dalla fine. Prossimo impegno con la Giamaica, che oggi è caduta a picco 3-0 contro il Brasile.
L’Italia di Milena Bertolini non sorprende nelle indicazioni della vigilia, ad eccezione fatta di Bergamaschi: gioca lei sulla fascia difensiva al posto di Bartoli e davanti spazio al trio Girelli-Mauro-Bonansea. Nell’Australia invece occhio a Samantha Kerr, bomber da 31 gol in 77 presenze. Le Azzurre cominciano il proprio cammino nel Mondiale con le gambe tremolanti e tante emozioni per la testa, a differenza delle avversarie che mettono subito in chiaro le cose. Il temibile centravanti cerca la via del gol su colpo di testa a pochi minuti dall’inizio, ma arriva la risposta immediata della formazione nostrana, con Mauro che spreca su diagonale. Al 9’ Barbara Bonansea si vede negare la prima gioia di questo Mondiale, dopo il passaggio filtrante splendido di Giuliano e il gol, ma l’intervento del Var conferma il fuorigioco millimetrico. Questo scuote le australiane, che crescono col passare dei minuti, finché il predominio di campo e il possesso palla vengono premiati. Carpenter mette un cross tagliato per Kerr, persa da Gama che la trattiene visibilmente: rigore assegnato e calciato dalla numero 20, Giuliani è bravissima a respingere, ma la palla rimane lì e l’attaccante australiana poggia in rete l’1-0. L’Italia è un po’ scossa e la squadra di Milicic sfiora addirittura il raddoppio con Van Egmond su cross velenoso che si stampa sulla traversa. È un tiro al bersaglio unico fino al termine della prima frazione, con Logarzo che gira di testa da ottima posizione, ma il portiere italiano abbassa la saracinesca, tenendo in piedi le ragazze. Nella ripresa la situazione si capovolge a favore dell’Italia nel segno di Barbara Bonansea, che beffa Polkinghorne, dribbla l’altro centrale e calcia angolato, trovando il pareggio vitale. Il gol dell’1-1 contribuisce ad un secondo tempo di equilibrio straziante, come nel caso del gol annullato per fuorigioco a Sabatino e l’assalto australiano finale, allontanato dalla difesa azzurra. È una battaglia fino all’ultimo respiro, ma a prevalere sono proprio le italiane: punizione di Cernoia dalla destra, Williams non esce bene e Bonansea la punisce con il tap-in di testa del definitivo 2-1.
Una rivincita in tutti i sensi per le ragazze di Milena Bertolini che, oltre ad essere mancate all’appello del Mondiale per 20 anni, “si vendicano” della Federazione australiana. Infatti, esiste un divieto imposto alle proprie tesserate di giocare nel campionato italiano poiché considerato poco competitivo. In questo senso i 3 punti guadagnati dall’Italia fanno sorridere.