Conoscenza dei propri estremi difensori e pianificazione degli aspetti fisici e tecnico-tattici: questi i due obiettivi principali del precampionato. Un precampionato che deve essere organizzato secondo la metodologia pensata per tutta la stagione.
Il campionato è finito, i risultati sono sotto gli occhi di tutti e ci si interroga sull’andamento della stagione appena trascorsa (Filippi, 2009). È un momento particolare, si pensa a ciò che di buono è stato fatto e cosa bisogna migliorare; in pratica, ci si proietta sul futuro e con un pizzico di adrenalina si prepara la nuova avventura. Una nuova sfida è alle porte, un nuovo ritiro pre-campionato darà l’imprinting all’intera stagione. Da anni, durante i corsi di aggiornamento, incontro allenatori di portieri che mi chiedono: «Parliamo della preparazione pre-campionato? Come possiamo comportarci?». Le domande sono ricorrenti, pertanto sicuramente l’argomento è di comune interesse. Infatti, in particolar modo durante l’estate, anche gli allenatori dei portieri delle squadre dilettantistiche, diventano un po’ “professionisti”, cioè hanno a disposizione parecchie sedute ravvicinate; talvolta c’è spazio sia per l’allenamento mattutino sia per quello pomeridiano. Quindi il quesito è: l’allenamento è solo un contenitore in cui inserire delle esercitazioni oppure è un periodo nel quale utilizzare proposte progressive per conoscenza e difficoltà, utili a raggiungere obiettivi fisici, tecnici e tattici? Proviamo a rispondere nelle prossime righe a questa e altre domande che vengono di conseguenza.
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