Atalanta, Sampdoria, Ajax e Liverpool: su queste squadre ha incentrato l’attenzione il nostro esperto di tattica al Master per le prime squadre.
Si può vincere in tanti modi, bisogna essere solo bravi a trovare il proprio in base ai giocatori a disposizione, al contesto in cui si lavora, alle idee in cui si crede. Questo è sempre stato il “motto” di Giovanni Galli quando si parla di tattica. “Ha vinto Guardiola, ma anche Mourinho…” ha detto il nostro esperto al Master di Coverciano, a significare che non esiste nessuna ricetta per conquistare titoli e che il calcio è imprevedibile (basta pensare alle due semifinali di Champions).
Chiarito questo concetto, Giovanni ha voluto analizzare le squadre che hanno proposto qualcosa di particolare nell’annata calcistica 2018-19. In Italia l’attenzione è caduta sull’Atalanta di Giampiero Gasperini e sulla Sampdoria di Marco Giampaolo (ora al Milan). Anche l’Empoli, nonostante la retrocessione, ha evidenziato spunti notevoli, spiegati però nella lezione del giorno precedente addirittura da chi li ha “attuati” in prima persona, Aurelio Andreazzoli.
All’estero l’Ajax e il Liverpool hanno portato alla luce interessanti espedienti tattici, specialmente i lancieri (dei cenni sul gioco degli olandesi li trovate in questo articolo, mentre chi desidera approfondire la questione e “osservare” cosa è stato detto sul Liverpool di Kloop, può acquistare la visione dell’intero evento qui). Cosa fare dopo avere visto e compreso le soluzioni pensate dai grandi club? Farle proprie e comprendere se qualcosa, adattandolo logicamente, può essere trasferito all’ambiente in cui si lavora. Ma partiamo dall’Atalanta.
I nerazzurri
La squadra di Gasperini è stata forse la realtà italiana più bella dell’annata 2018-19: un posto in Champions conquistato contro ogni pronostico e una Coppa Italia persa all’ultimo atto con la Lazio. Però calcio e idee vanno oltre tutto.
Quelle di Gasperini possono essere riassunte nell’elenco sottostante:
– lavoro sulle corsie degli esterni del 3-4-1-2 che si propongono sempre con efficacia dentro l’area;
– densità in zona palla in fase di possesso con formazioni di quadrilateri;
– Zapata come soluzione offensiva diversa;
– gioco “uomo contro uomo” nella zona a tutto campo;
– cura maniacale delle marcature preventive (sempre molto aggressive).
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