Un gol di Sensi al termine del primo tempo spinge l’Inter in testa alla classifica. Un volo d’angelo di quelli che sapevano fare Riva, Boninsegna, Bettega… Certo, l’Udinese si è complicata la vita, in dieci dal 35’, mentre Conte ha dimostrato che inventare si può: 3-4-2-1, con Sensi e Politano alle spalle dell’unica punta, Lukaku.
Ma la partita del sabato non è stata né quella di Milano, né quella vinta 2-0 dal Napoli sulla Sampdoria. La partita è quella di Firenze, con la Fiorentina che gioca alla grande senza commettere distrazioni.
Se la Juventus è corrucciata per gli infortuni muscolari a Douglas Costa e Pjanic, con Danilo uscito per crampi, la Fiorentina lo è per il numero di occasioni che attaccanti e centrocampisti hanno sprecato davanti a Szczęsny. Montella, contro la Juventus, ha rivisto la squadra che aveva giocato bene per 35’ contro il Napoli, prima per 25’ anche nella ripresa.
A impressionare Frank Ribery e, vista l’età e la terza presenza in A, il centrocampista Gaetano Castrovilli. Se del primo conosciamo tutto, del secondo sappiamo meno: chi lo ha seguito in B a Cremona sapeva di trovarsi davanti a un trequartista, che non amava più di tanto il dover rincorrere gli avversari. Montella, invece, gli ha spiegato che se vuole rimanere in campo in Serie A deve fare anche l’incontrista. Detto e fatto! Castrovilli è una delle sorprese migliori delle prime tre giornate. E ora siamo curiosi di vedere Lazio, Roma e Milan.