Avremmo voluto scrivere della goleada della Roma (4-0 al 45’) o del successo del Milan (in 11 contro 10 per 65’). O magari della sconfitta della Lazio, penalizzata dalle scelte di Inzaghi. Invece, no! Il gesto dei giocatori del Bologna che hanno deciso di andare sotto le finestre dell’Ospedale Sant’Orsola per salutare Sinisa Mihajlovic vince su tutto.
Sotto 3-1 al 45’ dopo un pessimo primo tempo, Mihajlovic ha fatto sentire la sua voce con l’aiuto del vice De Leo: telefono al centro dello spogliatoio e poi l’allenatore che si lamenta come nessun medico vorrebbe. Ma pazienza, perché la sfuriata dura una manciata di minuti, quanto basta per tornare in campo con una spirito diverso.
Dessena si fa cacciare nei primi minuti della ripresa, il Bologna ci crede e e segna al 56’ e al 60’: da 3-1 a 3-3. Nessuno ci crede, ma ormai la partita è nelle mani del Bologna, che attacca e trova addirittura il gol del vantaggio. Quello dei 3 punti, che da 4 ti porta a 7, a pari con la Juventus.
Negli spogliatoi c’è chi lancia l’idea: “Andiamo sotto la finestra dell’allenatore”: la risposta entusiastica è si! Così il pullman si ferma sotto la finestra dell’allenatore: partono i cori, Mihajlovic si affaccia alla finestra. E’ commosso, saluta con la mano…
La squadra continua a cantare, è un inno alla vita.