Un paragrafo del libro di Gianluca Andrissi, “L’allenatore di Settore Giovanile”, dedicato alla tecnica di base, in particolar modo alla ricezione del pallone.
Ricevere la palla è la capacità di accogliere con una parte del corpo il pallone in modo da controllarlo e orientarlo attraverso una fase ammortizzante. Il tutto per giocarlo velocemente. Si può effettuare con differenti superfici anatomiche, in pratica con tutto il corpo tranne braccia e mani. Esistono due tipi di ricezione, una con il pallone rasoterra e una aerea. Quelle più utilizzate, in entrambe le modalità (rasoterra e aerea), sono con tutte le superfici anatomiche del piede (interno, collo, esterno, pianta, tacco), con la coscia, il petto e la testa. Esiste anche la ricezione di controbalzo (frontale con l’avampiede, di interno ed esterno, con l’arto inferiore di gamba e di coscia).
Di seguito schematizziamo i principi per effettuare un’ottima ricezione di palla:
• eseguire una valutazione di traiettoria e intensità della sfera in arrivo;
• decontrarre la parte deputata al controllo;
• effettuare un saltello ammortizzante prima di toccare la palla per rendere fluido e armonioso il controllo;
• arretrare la parte che deve toccare la sfera; questa, prima va incontro al pallone, poi arretra;
• nel calcio moderno l’unico controllo efficace è quello orientato, ossia finalizzato alla giocata successiva. Ha un’importante valenza tattica perché consente al giocatore di proteggere la palla dall’arrivo di avversari, di giocarla celermente secondo lo sviluppo del gioco desiderato;
• non esiste una ricezione fine a se stessa (il giocatore deve eseguire controlli situazionali);
• è opportuno fintare il gesto (con corpo, busto e arti superiori).
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