Alla fine ha vinto il Barca. Ha vinto la legge del più forte! Ma l’Inter di Antonio Conte è stata uno spettacolo. Subito in vantaggio, l’Inter ha saputo chiudersi e ripartire, portare uno o più uomini davanti a Ter Stegen. Non ci credevamo, perché erano anni che la squadra nerazzurra non giocava così. Invece, la partita (quasi) perfetta l’Inter l’aveva giocata.
E’ vero: troppe volte abbiamo pensato che il risultato fosse tutto, se non tutto almeno molto. Ma la vittoria, è logico, conta più della prestazione. Beh, ieri sera no: Barella ha giocato una gara magnifica; Lautaro si è superato; dietro i tre difensori non hanno ceduto un metro. Almeno fino a quando il Barca non si è svegliato. Troppo uguali i tre centrocampisti scelti da Valverde: così tolto Busquets e inserito Vidal, il match è cambiato. I primi 5’ di Vidal hanno cambiato la partita, prima la pressione, poi il primo gol di Suarez. L’Inter ci ha riprovato, ma con meno convinzione ed è finita con la doppietta di Suarez.
Vorremmo dire pazienza, ma preferiamo chiudere così, con una frase di Beppe Bergomi, per anni bandiera dell’Inter: “Lo posso dire? Dell’Inter sono stato il capitano e vedere giocare così la mia squadra per me è motivo di orgoglio…” Si Beppe, lo puoi dire: veder giocare così è motivo di orgoglio per tutti. Anche per chi non è interista!