In questo secondo articolo sui primi concetti tattici per i più piccoli, l’autore pone l’attenzione sulle situazioni di gioco semplici e sulla tecnica applicata.
Dopo aver analizzato i primi concetti legati agli aspetti tattici per i più piccoli, parliamo delle situazioni di gioco semplici. Con tale forma di lavoro intendiamo tutti quei giochi con delle difficoltà che richiedono un adattamento al comportamento di uno o più giocatori. In una situazione c’è sempre almeno un avversario e possono essere presenti uno o più compagni, che consentono la scelta di una collaborazione. Nelle situazioni chassis, durante l’azione, non c’è una libera alternanza dei ruoli come accade nei duelli, gli attaccanti e i difensori in questo particolare caso hanno obiettivi e compiti differenti.
La parola d’ordine per i giocatori che si allenano attraverso le situazioni di gioco potrebbe essere riassunta con la dicotomia: avere problemi da risolvere – avere obiettivi da raggiungere.
Allenare per situazioni significa quindi creare giocatori pensanti e reattivi alle varie possibilità che poi incon- treranno in partita; all’interno di queste vengono infatti sviluppate:
-capacità tecniche;
-capacità di scelta (aspetti tattici e strategici);
-aspetti condizionali – occorre giocare le situazioni con intensità, così saranno più efficaci e il miglioramento più importante. Ricordiamo anche che si sollecitano gli aspetti coordinativi; -aspetti emotivi – parliamo della dimensione sociale e psicologica; le situazioni permettono di mettere a dura prova elementi come competizione, gestione della pressione, il saper collaborare coi compagni, la comunicazione.
L’obiettivo ultimo è quello di formare giocatori che sappiano risolvere semplici problemi di gioco, riconoscere una situazione e uscirne con la giusta soluzione.
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