Centrare il quarto posto non sarà facile, ma provare a vincere la Coppa Italia è un dovere. Milan e Napoli, per raddrizzare una stagione che non è in linea con i risultati che i tifosi attendevano, hanno l’obbligo di provarci. Perché in Italia i trofei in palio due: Scudetto e Coppa Italia e la “coccarda” dà prestigio come insegna Claudio Lotito con la Lazio!
L’arrivo di Ibra se non ha cambiato il Milan, ha regalato consapevolezza a un gruppo che in certi momenti della partita soffre, ma ha imparato a stringere i denti e a non farsi travolgere nei momenti di difficoltà (come a Bergamo). Tutto merito dello svedese? Non è facile da affermare con certezza, ma sapere di avere dalla tua un campione che ha carattere e sa trascinare la squadra aiuta. Non poco.
In Coppa l’avversario dei quarti (martedì sera) è il Torino: in tempi normali il Milan sarebbe partito favorito, dopo quanto visto le partite del fine settimana ancora di più. Perché il Milan a Brescia prima ha attaccato, poi è stato salvato da Donnarumma e ha colpito al momento giusto con Rebic, che in due partite ha firmato 6 punti.
Il Napoli, brutto e totalmente spaesato visto con la Fiorentina (e in precedenza), ha lasciato il posto a una squadra che avrà ancora problemi, ma che ha recuperato la voglia di lottare. Il successo con la Lazio è valso la qualificazione alle semifinali (avversario Inter o Fiorentina), mentre quello con la Juventus è servito a fare definitivamente pace con i tifosi. Insigne sembra trasformato, non per i gol, ma per come corre e rincorre gli avversari, gli arrivi di Demme e Lobotka hanno messo pepe ai titolari, incapaci di esprimersi su buoni livelli da novembre in poi. La difesa potrà solo migliorare, perché Kalidou Koulibaly non può essere quello visto fino a oggi. A Gattuso chiediamo una cosa sola: scelga il portiere titolare.
Non che la Juventus, già qualificata per le semifinali, starà a guardare, ma Napoli e Milan (se batterà il Toro), devono provarci. Sarebbe la rivincita dopo mesi di sofferenza!