Tornano i nostri “best 5” alla scoperta delle più svariate curiosità del mondo. Nella scorsa puntata vi abbiamo svelato quali sono le migliori canzoni di sempre. Oggi, invece, scopriamo insieme le 5 superstizioni per eccellenza.
Quante volte vi siete seduti a tavola per mangiare assieme a tutta la famiglia e per sbaglio avete urtato la saliera facendola cascare? Vi sarete chiesti per un momento “Porterà sfortuna?”. Così in tempo zero avete raccolto ogni granello di sale per buttarlo alle vostre spalle. Peggio di quella sera, sulla via del ritorno per casa, quando vi siete imbattuti in un bel gatto nero che vi ha tagliato la strada. Oggettivamente sono tutte superstizioni fatte apposta per manipolare i “creduloni”, ma tutt’oggi capita che anche le persone più razionali incappino nel tranello delle scaramanzie. Questo perché l’uomo vuole sentirsi sempre al sicuro e lontano da ogni pericolo. Ma come hanno avuto origine le superstizioni? Per scoprirlo ripercorriamo insieme la nascita e l’evoluzione di queste credenze popolari, dando un occhio di riguardo alle 5 scaramanzie più diffuse e ai rimedi da adottare.
1° posto
Il gatto nero che attraversa la strada è il classico per eccellenza. Quando assistiamo alla scena anche solo per un istante ci mettiamo le mani tra i capelli e disperiamo. Ma perché è segno di sventura? Nel Medioevo capitava spesso che i cavalli si spaventassero di fronte a due occhi gialli ondeggianti nel buio pesto, così anche noi uomini abbiamo cominciato ad averne “timore”. Il gatto diventa così la nuova forma del demonio, il simbolo della malvagità, tant’è che diversi papi di quel periodo pretesero addirittura di darli alle fiamme…
2° posto
“Specchio rotto sette anni di sventura” è un’altra diffusissima superstizione.
3° posto
Vi siete mai chiesti perché far cadere del sale sul tavolo porti sfortuna? In antichità il sale era un bene preziosissimo, perciò farne rotolare anche solo pochi granelli sulla tovaglia equivaleva a una perdita di denaro (da qui anche la nascita del termine salario).
4° posto
A meno che vogliate addosso una quantità immane di sfortuna mai aprire un ombrello in casa.
5° posto
Almeno una volta nella vita vi siete ritrovati costretti a passare sotto a una scala aperta? Questa, quando viene appoggiata a una parete, forma un triangolo, il quale viene ricondotto alla Trinità. Quindi transitare al di sotto rappresenta una mancanza di rispetto e al tempo stesso un chiaro avvicinamento al Diavolo in persona.
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