L’analisi dei principi di tattica individuale per un difensore che deve agire contro un avversario e i particolari dei diversi comportamenti da attuare.
Nel panorama calcistico mondiale ai tecnici italiani tutti gli addetti ai lavori hanno sempre riconosciuto grandi capacità tattiche-organizzative, in particolar modo per la fase difensiva, ma i risultati internazionali e i gol subiti nelle ultime stagioni nella nostra serie A ci hanno fatto notare quanto l’azione difensiva individuale sia diventata meno efficace rispetto al passato. Perché oggi si parla tanto dei difensori che non sanno più marcare? La causa principale dei limiti dei difensori nel marcamento va, probabilmente, ricercata nel fatto che troppo presto nei settori giovanili si abituano a risolvere i problemi con azioni collettive, trascurando ciò che sta alla base di tutti i comportamenti sul campo, la tattica “individuale”, con la naturale conseguenza che ci ritroviamo nelle prime squadre atleti adulti che necessitano di immediate correzioni. Desidero, quindi, in questo scritto riportare in evidenza i “principi tattici dell’azione difensiva individuale”, validi sia per i più piccoli sia per gli adulti.
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