Prima parte – Preparatore atletico professionista, allenatore UEFA B.
L’importanza di capire l’intensità delle esercitazioni con la palla di tipo prettamente tecnico per pianificare al meglio la seduta. L’RPE, la frequenza cardiaca, le scale di centilazione e gli esercizi intervallati.
Quando parliamo di prestazione nel gioco del calcio moderno facciamo riferimento ad aspetti di organizzazione tattica, di abilità tecniche, di qualità fisiche e di caratteristiche psicologiche. E “dimentichiamo” sicuramente ancora qualcosa… È anche vero, però, che, se volessimo fare una classifica, qualità fisiche e abilità tecniche occuperebbero le prime posizioni. Da qui il tentativo di miscelare le proposte per ottimizzare il tempo a disposizione con il conseguente relativo arcano “palla sì, palla no?”, che non sarà risolto di sicuro da questo articolo. Ma qualche spunto di riflessione insieme a un “metodo” agevole per “pesare” le esercitazioni, lo troverete di certo. L’obiettivo dello scritto, infatti, vuole essere quello di provare a “trasformare” le informazioni teoriche sulla resistenza nel calcio in proposte con palla “spendibili” quotidianamente, tralasciando quelle situazionali (partite a tema o small sided games –SSG), di cui molto è già stato detto (con riferimenti a dimensioni, numeri, incitamento…). Le proposte situazionali, inoltre, rispondono a requisiti tecnici, tattici e organici, mentre le esercitazioni che svilupperemo avranno poca valenza tattica, ma probabilmente una maggiore incidenza tecnica (nel senso che costringeremo il giocatore a toccare la palla più volte), con l’accento sul fattore “costo” legato alla necessità di dovere controllare (quasi) sempre l’attrezzo.
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