L’organizzazione della seconda seduta per le squadre dilettanti. Come strutturare riscaldamento, parte fisica e tecnico-tattica.
Dopo aver considerato il riscaldamento pre-gara e l’allenamento di rifinitura, in questo numero sviluppiamo una tipica proposta di una seduta infrasettimanale per i dilettanti. Prenderemo come esempio una settimana con tre allenamenti (martedì, mercoledì e venerdì con gara la domenica). È implicito che la programmazione, oltre a essere incentrata sul raggiungimento degli obiettivi della stagione, deve essere finalizzata a correggere, migliorare o mantenere quei parametri rilevati nel corso delle ultime prestazioni, sia in termini di capacità condizionali sia per quanto riguarda tecnica e tattici. E per questo, l’analisi post-gara è determinante. Nella tabella a lato elenchiamo i quesiti che un tecnico deve porsi prima di pianificare la seduta. E, formulando le opportune risposte, sarà in grado di creare un iter al lavoro settimanale e, di conseguenza, organizzare ogni singolo allenamento. Proprio per enfatizzare il fatto che il training non va improvvisato e deve essere “su misura”, ipotizziamo di lavorare con una squadra dilettante che ha una discreta situazione di classifica in base all’obiettivo da raggiungere, la salvezza. La condizione psico-fisica è soddisfacente e bisogna mantenerla. Inoltre, tutte le esercitazioni, considerano, caso tipico tra i dilettanti, l’assenza dell’ultimo minuto di un elemento, che crea disparità numerica sui gruppi preventivamente designati. Il warm up, ad esempio, è previsto per quattro gruppi di ugual numero, ma ciò non toglie che la proposta stessa possa funzionare anche con più o meno giocatori presenti.
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